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giovedì 2 marzo 2017

Porque los argentinos saben bailar el tango y no los otros.

*Circa 36500 giorni fa, lungo la foce del Rio de la Plata, la specie umana si é evoluta mostrando al mondo per la prima volta una nuova razza, quella tanguera. 
Il processo é stato lungo e travagliato, ci sono voluti migliaia di incroci di razze, nei migliori bordelli di Buenos Aires, per ottenere il primo esemplare di tanguero 100 % carne argentina.
Il tanguero argentino presenta subito tratti caratteristici: il bulbo pilifero é protetto da una guaina mielinica, la pomata, che dona lucentezza e mistero. Anche l'apparato digerente é evoluto: nato per mangiare carne, il tanguero argentino ha 57 denti, tutti bianchi e affilati, che usa indifferentemente per triturare o sorridere.
La deambulazione é progredita: nonostante il tanguero argentino non abbia aumentato la sua stazza, riesce comunque ad effettuare il passo più lungo della gamba.
Ma la vera novità evoluzionistica, che al confronto il camaleonte pare un motorola8000, é nell'udito. il tanguero argentino sente cose che noi non potremmo mai sentire: molto sensibile agli ultrasuoni, sulle prime note di un Canaro inizia a sbraitare, ricordandoci vagamente un alano in calore. Sin da cuccioli hanno sviluppato quello che gli etologi chiamano il "riflesso di Pugliese" : appena parte una Yumba, in qualunque posizione sia, anche se intento nella defecazione, il tanguero argentino si alza lesto e tronfio, si mette sull'attenti e con occhio lucido comincia a mirare alla cieca, guidato come i pipistrelli dalla scia di ormoni che le femmine secernono.
Un tanguero argentino riesce a sentire cose che noialtri neanche immaginiamo: può trovare più interessante un D'Agostino che un Calò, un Tanturi piuttosto che un Laurenz, e stiamo parlando solo dei gusti sessuali...gli esempi sarebbero centinaia, e tutti incomprensibili per la specie umana del vecchio continente, che pur tentando con tutti gli sforzi di adattarsi, imitare e plagiare gli argentini, non fa altro che scimmiottarli, nella triste consapevolezza che non sarà mai all'altezza della razza superiore.
*testo tradotto dalla rivista "El vero tanguero nunca pregunta, toma!"